La Cgil scende in campo: «Vacciniamoci. Per noi stessi, per gli altri»

Al via assemblee e iniziative per sensibilizzare e informare lavoratori e lavoratrici sul valore e sull’utilità del vaccino e dei protocolli anti-covid

Una corretta informazione per superare dubbi e paure, dare un’ulteriore spinta alla campagna vaccinale e sensibilizzare chi lavora. Dopo aver chiesto al governo di introdurre l’obbligo e di assumersi così la responsabilità politica che su questa materia gli viene assegnata dalla Costituzione, la Cgil scende in campo: tutte le strutture, dalle camere del lavoro alle categorie nazionali, si mobilitano perché il messaggio arrivi nei luoghi di lavoro: “Vacciniamoci. Per noi stessi, per gli altri”.

Il vaccino – spiegano i materiali informativi predisposti dalla Confederazione – “è uno strumento che salva se stessi e gli altri; è una responsabilità sociale e collettiva; è un diritto che deve essere garantito ai cittadini e alle cittadine del mondo”.  Un richiamo questo che rimanda anche all’impegno che il sindacato ha assunto da tempo sostenendo l’iniziativa dei cittadini europei “Right2Cure. Nessun profitto sulla pandemia” che ormai da mesi propone di rendere i vaccini e le cure anti-pandemiche un bene pubblico globale, accessibile gratuitamente a tutti e a tutte.

La campagna informativa della Cgil si articolerà in una serie di assemblee nei luoghi di lavoro e proprio alla sicurezza sul lavoro guarda perché, oltre a una legge che introduca l’obbligo vaccinale, per sconfiggere la pandemia – come ha ribadito più volte lo stesso segretario generale di Corso d’Italia Maurizio Landini – serve che i protocolli covid vengano pienamente applicati e rafforzati, che tutte le misure di prevenzione come l’utilizzo delle mascherine, il mantenimento delle distanze e corrette procedure di sanificazione restino attive. In più – spiega il sindacato – è necessario potenziare tracciamento, contenimento e sorveglianza sanitaria con tamponi gratuiti se obbligatori.

Richiedi un appuntamento in sede per richiedere l'iSEE o L'ASSEGNO UNICO FAMILIARE

L’Assegno unico e universale per i figli a carico è per tutti. Per richiederlo potete presentarvi alla sede del patronato Inca più vicina a casa vostra, dopo aver ottenuto un Isee valido grazie all’aiuto dei Caaf Cgil

A marzo 2022 parte il nuovo Assegno Unico e Universale che sarà destinato a tutte le figlie e i figli fino a 21 anni, a prescindere dalla condizione lavorativa dei genitori e sostituirà tutti i benefici precedenti (Anf e detrazioni per figli e bonus nascita e bebè).

Da gennaio è possibile fare domanda per ricevere l’assegno che avrà un importo variabile in base al proprio Isee e alla composizione del nucleo familiare. L’erogazione dell’Assegno Unico sarà disposta direttamente da Inps ogni mese e non più in busta paga. 

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