CARI UOMINI, ABBIAMO UN PROBLEMA

Cresce il numero delle donne che subiscono violenza. Cresce anche il numero delle donne che vengono uccise. Delitti che si consumano spesso in ambito familiare e per i quali ormai da tempo abbiamo imparato a usare la parola femminicidio.

La Camera del lavoro Cgil di Pescara, nella giornata internazionale della donna, nella convinzione che il tema della violenza contro le donne non possa più essere declinato e sostenuto solo dalle donne e che serva una presa di posizione degli uomini chiara e inequivocabile sul tema, chiede proprio agli uomini della sua organizzazione di “metterci la faccia” con scatti di volti maschili segnati di rosso, accanto alla panchina rossa che da oggi accoglierà le lavoratrici, i lavoratori, i disoccupati, i pensionati della loro città. Lunedì 8 marzo gli uomini della CGIL si riuniranno alle 10 presso la Camera del lavoro di Pescara per dire a tutti #UOMINI – ABBIAMO UN PROBLEMA!!!

Qualcosa può cambiare se ci sono uomini che decidono di metterci la faccia e di ammettere che sono loro, i maschi, ad avere un problema con la violenza. Ne nasce un appello, che si può sottoscrivere online all’indirizzo www.abbiamounproblema.it

Abbiamo un problema. Il problema è la violenza maschile contro le donne e non possiamo più fare finta di niente. Perché siamo noi uomini i violenti, non ci sono scappatoie. È una violenza strutturale che ha radici profonde e tante facce, il femminicidio è solo quella più estrema e più visibile. Vive nelle azioni quotidiane, nel lavoro, nella società, negli stereotipi e nella cultura, in famiglia, nel rapporto di coppia. La parità di genere perde di senso se si trasforma in un artificio retorico dietro al quale ci nascondiamo e ci mettiamo a posto la coscienza. Dobbiamo uscire dal torpore e dall’indifferenza dei nostri pensieri e delle nostre intenzioni. Come uomini dobbiamo metterci la faccia e rompere quel silenzio assordante nel quale siamo colpevolmente avvolti. Deve arrivare per noi il tempo della consapevolezza e della responsabilità. E di una modifica radicale della società, che è ancora profondamente patriarcale, sessista e maschilista”.

L’isolamento sociale di chi pratica violenza e prevaricazione avrà terreno fertile solo superando le disuguaglianze di genere nel lavoro e nelle relazioni sociali, come anche evidenziato dalla attuale crisi pandemica ed economica in cui il prezzo più alto lo hanno pagato le donne, in particolare precarie, in termini occupazionali e di reddito. E’ ora di dire Basta! pubblicamente e di lottare a fianco delle donne perché questo avvenga anche con il protagonismo degli uomini.

p.la Segreteria della CdLT CGIL Pescara

Alessandra Tersigni

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L’Assegno unico e universale per i figli a carico è per tutti. Per richiederlo potete presentarvi alla sede del patronato Inca più vicina a casa vostra, dopo aver ottenuto un Isee valido grazie all’aiuto dei Caaf Cgil

A marzo 2022 parte il nuovo Assegno Unico e Universale che sarà destinato a tutte le figlie e i figli fino a 21 anni, a prescindere dalla condizione lavorativa dei genitori e sostituirà tutti i benefici precedenti (Anf e detrazioni per figli e bonus nascita e bebè).

Da gennaio è possibile fare domanda per ricevere l’assegno che avrà un importo variabile in base al proprio Isee e alla composizione del nucleo familiare. L’erogazione dell’Assegno Unico sarà disposta direttamente da Inps ogni mese e non più in busta paga. 

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